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Aprire un negozio online: Guida alla creazione di un e-commerce

Vuoi aprire un negozio online? Leggi la guida step-by-step, crea un e-commerce e inizia a vendere su internet

Riccardo Esposito
Riccardo Esposito • Categoria: Lavoro • Ultima modifica: 14 Novembre 2023
aprire un negozio online

Aprire un negozio online vuol dire creare un e-commerce in grado di raggiungere i potenziali clienti in ogni angolo del mondo. Sempre e comunque, a prescindere dal giorno o dall’orario. 

La vetrina fisica, il classico retail con un indirizzo e un numero civico, è vincolato a una serie di parametri che oggi non hanno più senso da soli. Certo, in determinati settori è ancora centrale avere un punto di rivendita reale dove le persone possono acquistare, provare, decidere.

Però è sicuramente vero che oggi devi capire come aprire un negozio online per ottenere quella visibilità necessaria a un’attività che non vuole vincoli e limiti legati al luogo. 

Addirittura, è utile per risparmiare sul costo. Però i due lati della medaglia – shopping tradizionale e online – non devono per forza escludersi per la felicità degli imprenditori.

Imprenditori che hanno l’occasione di integrare strategie online e offline. Oppure possono aprire nuovi business in rapida ascesa puntando su strutture snelle, tipo quelle del dropshipping. Come aprire un negozio online vincente e portarlo verso il meritato successo? Ecco la guida che aspettavi.

Come aprire un negozio online in 9 step

Guida in 9 punti per aprire un negozio online da zero.

  1. Individua il tuo pubblico target (nicchia)

    L'analisi della tua audience è il primo punto. Crea l'identikit del tuo cliente: età, interessi, gusti, budget. Ti aiuterà a prendere ogni decisione in modo corretto.

  2. Scegli i prodotti da vendere

    Quando hai deciso a chi rivolgerti, trova un prodotto adatto al tuo pubblico. A meno che tu non abbia già un negozio fisico con articoli di magazzino.

  3. Decidi il modello di business

    Scegli se vendere tuoi prodotti oppure di aprire un negozio in dropshipping, e dimenticarti del magazzino.

  4. Acquista un dominio (www.) e un piano hosting

    Scegli un buon nome dominio e acquista un hosting professionale, adatto al tuo e-commerce.

  5. Scegli una piattaforma e-commerce

    Valuta quale piattaforma CMS si adatta meglio al tuo negozio online. Alcune non richiedono esperienza di programmazione!

  6. Lavora su struttura e design del negozio online

    Pensa a come strutturare le pagine, i prodotti, gli articoli e tutte le informazioni. Cura il lato estetico e l'usabilità (anche da dispositivo mobile).

  7. Carica prodotti e contenuti (SEO & marketing)

    Inserisci i tuoi articoli sul sito, con foto e descrizioni. Lavora sulle pagine principali dell'e-commerce e sui contenuti di marketing, facendo attenzione alla SEO.

  8. Collega gestionale di magazzino e gateway di pagamenti

    Connetti il tuo negozio online con il gestionale, i sistemi di pagamento e fatturazione, il software di email marketing e altro ancora.

  9. Lancia il tuo negozio online

    Indicizza il sito e-commerce e comincia a promuovere il tuo negozio online.

Trova una nicchia: pubblico e prodotti da vendere

negozio online nicchia prodotto pubblico

Il primo punto per lavorare sulla creazione di un e-commerce e vendere online è definire la tua nicchia. Non c’è errore più grave di quello che vede un proprietario di shop online procedere senza una bussola. E magari iniziare a vendere solo per guadagnare.

Chiaro, l’obiettivo finale è questo per tutti. Però c’è un punto da sottolineare: la centralità della nicchia. Solo i grandi player del settore – tipo Amazon, per intenderci – possono ambire a uno shop digitale generalista in grado di affrontare qualsiasi sfida. Per i comuni mortali conviene puntare su un bacino piccolo e studiarlo fino in fondo per poi specializzarsi.

Questo studio preventivo va fatto attraverso strumenti differenti, e in primo luogo con una buona keyword research approfondita.

Vuoi aprire il tuo negozio online, ma cosa vuoi vendere? E chi sono i tuoi potenziali clienti? Quali sono i prodotti che vanno a ruba sul web? Sai come trattare questo tipo di merce?

L’analisi delle parole chiave cercate dai potenziali clienti ti consente di ottenere dati importanti per strutturare il futuro sito internet.

Leggi anche:  Linguaggi di programmazione: più usati, richiesti e ben pagati oggi

Così, infatti, puoi individuare le categorie commerciali dell’e-commerce e quelle informative di un eventuale blog interno. Con la keyword research, inoltre, hai i dati per creare le buyer personas. Ovvero i profili idealtipici dei possibili clienti che arrivano sul sito e acquistano.

Sarà su quelle parole chiave che dovrai posizionare le tue pagine e i tuoi contenuti quando avrai lanciato il tuo negozio online, attraverso un accurato e costante lavoro di SEO.

Studia il modello di business dell'e-commerce

strategia ecommerce negozio online

Meglio lavorare con un sito web proprietario o aprire un marketplace? Possiamo puntare sul dropshipping? Queste scelte vanno fatte a monte perché riguardano la struttura del tuo progetto per aprire il tuo negozio online.

Una scelta non esclude per forza l'altra, anzi. Di base, puntare su un sito web proprietario è conveniente. Ciò significa che il sito è completamente tuo, indipendente, e quindi hai molti più margini di crescita.

Oggi esistono piattaforme Saas (software as a service) che ti consentono di aprire un sito web senza costi e senza conoscere linguaggi di programmazione particolare.

Poi puoi procedere creando un profilo marketplace (o collegando il negozio online tramite integrazioni), pagando però un abbonamento annuale o una percentuale. 

Conviene? Dipende. Se vuoi iniziare un percorso professionale puoi guardare in tutte le direzioni. Non è difficile, infatti, scoprire brand che hanno sia un sito e-commerce proprietario, sia una presenza stabile sui marketplace più famosi, come Amazon.

Il discorso del dropshipping è differente: qui bypassiamo l’acquisto all’ingrosso e lo stoccaggio in magazzino per inviare la richiesta direttamente al grossista. 

Il quale si occupa di evadere la domanda, creare il packaging e inviare il prodotto. Sembra un affare ma devi fare attenzione a creare il tuo margine di profitto. L'assenza di controllo su fasi delicate della vendita online, la promozione del prodotto (ads, social media marketing, ecc.) e la concorrenza saranno alcune delle sfide.

Servirà un sito tuo per fare dropshipping, e Shopify è senz'altro il più scelto in assoluto (qui una guida dettagliatissima). E dove trovare i prodotti da vendere? Prova soluzioni come Spocket o Oberlo (quest'ultimo richiede un account Shopify).

Acquista hosting e dominio internet

hosting ecommerce

Ipotizziamo di aver definito il settore e di aver preso una decisione strategica adeguata – sito web proprietario più marketplace su Amazon. Ora arriva la scelta più importante per creare un negozio online. Devi occuparti della base tecnica, ovvero l’acquisto di: 

  • Hosting.
  • Dominio.
  • Certificato SSL.
SiteGround
Siteground
Raccomandato da WordPress.org
3,95 €/mese
Scopri
VHosting
VHosting
Hosting italiano veloce low-cost
3,33 €/mese
Scopri
hostinger
Hostinger
Hosting veloce, facile da settare
da 0,99 €/mese
Scopri
Serverplan
Serverplan
Hosting italiano ottimizzato WordPress
1,40 €/mese
Scopri
netsons
Netsons
Ottimo supporto
da 2,20 €/mese
Scopri
Hostgator
Hostgator
Hosting pluripremiato
2,75 $/mese
Scopri
Keliweb
Keliweb
10+ anni di esperienza
1,08 €/mese
Scopri

Iniziamo dal primo punto, vale a dire l’hosting. Questo passaggio deve essere affrontato con attenzione perché per realizzare un e-commerce non è sufficiente un prodotto standard. Hai bisogno di un hosting condiviso di qualità ma spesso conviene puntare direttamente su virtual private server o addirittura macchine dedicate che consentono di ottenere:

  • Sicurezza.
  • Prestazioni.
  • Personalizzazione.
  • Velocità.

Ognuno di questi punti è decisivo per aprire un negozio online stabile ed efficiente. Soprattutto se colleghi l’hosting a un certificato SSL di qualità. Non basta avere un Let’s Encrypt gratuito quando comunichi dati sensibili come il numero della carta di credito.

Ricorda però che per aprire un negozio online devi anche acquistare un dominio. Io consiglio di puntare su un percorso a lungo termine e di utilizzare come nome dominio il tuo brand. 

Meglio evitare EMD, ovvero exact match domain. I domini a chiave esatta con tre o più parole chiave divise da un trattino sono spesso considerati fonte di spam: meglio lanciare il tuo marchio iniziando da un dominio collegato a un progetto da far crescere nel tempo. 

Leggi anche:  Social Media Manager (SMM): Come si diventa, Quanto si guadagna [Guida e Consigli]

Una sola attenzione: se vuoi lavorare solo in italia va bene l’estensione di primo livello .it. Se preferisci puntare al mercato internazionale e tradurre i testi in più lingue registra un .com, più versatile e facile da gestire se vuoi essere presente in più paesi oltre l’Italia.

Scegli la piattaforma per e-commerce

piattaforma e commerce

Vuoi creare un e-commerce proprietario, indipendente e proteso verso una monetizzazione massima? Perfetto, devi prima fare chiarezza su quale piattaforma e-commerce utilizzare. Sto parlando del content management system (CMS), vale a dire il software che ti consente di gestire i contenuti. Quale conviene utilizzare? Molto dipende da cosa decidi di fare con il tuo progetto.

shopify
Shopify
Miglior piattaforma e-commerce
Milioni di negozi online, gestione totale
Prova gratis 14 giorni
bigcommerce
Bigcommerce
Piattaforma versatile e completa
Drag-and-drop + altre funzionalità uniche
Vai al sito
webflow
Webflow
Piattaforma no-code
Ottimizzata SEO & marketing
Vai al sito
squarespace
Squarespace
Builder per siti e-commerce facilitato
Piattaforma email marketing inclusa
Vai al sito
wix
Wix
Piattaforma completa e SEO-friendly
500+ template e-commerce
Vai al sito
woocommerce
Woocommerce
Plugin WordPress per creare negozi online
Supporto della community WP, intuitivo, personalizzabile
Vai al sito

Shopify è sicuramente una delle scelte preferite, perché ti offre veramente tutto quello che ti occorre per lanciare il tuo negozio online.

In alternativa valuta anche BigCommerce, una piattaforma Saas concorrente molto valida che sta lentamente emergendo. Caratteristica interessante: NON applica commissioni extra a ogni transazione (a differenza di Shopify).

Anche WordPress può essere utilizzato per creare uno shop online. Infatti installando Woocommerce puoi aprire un negozio con pochi click. Certo, poi lo devi migliorare con estensioni specifiche e ottimizzazioni dedicate, anche per l’ottimizzazione SEO, ma con questa soluzione hai un e-commerce pronto e facile da gestire. Anche con costi ridotti.

Cosa che non si può dire con altre piattaforme, tipo Prestashop e soprattutto Magento, impegnative su tutti i fronti. Però è anche vero che questi CMS sono pensati per aprire un negozio online di medie e grandi dimensioni, con migliaia di schede, categorie, tag e filtri. 

Quindi se vuoi lavorare su un progetto ben strutturato e proteso verso una crescita importante queste sono le soluzioni da prendere in considerazione. Calcolando che però dovrai avere un budget alto essere affiancato da un team di sviluppo specializzato.

Definisci una struttura e i contenuti

negozio online struttura contenuti

Dopo aver scelto e impostato la piattaforma devi seguire una serie di passaggi essenziali per aprire materialmente il tuo e-commerce al pubblico.

In primo luogo devi scegliere un tema che rispecchi il tuo brand e il settore nel quale operi. Se usi WordPress trovi tutto su Themeforest, se invece hai un negozio Shopify puoi scegliere fra i temi ufficiali (oppure sempre su Themeforest).

Poi, con l’aiuto di un esperto SEO, devi disegnare una struttura ben fatta, fondamentale per una corretta indicizzazione del sito e per il posizionamento delle pagine sui motori di ricerca.

Questo significa che individui categorie, sotto-categorie e schede prodotto. Magari da accompagnare con un blog interno che a sua volta ha altre tassonomie e articoli.

Fare SEO per e-commerce è particolarmente complesso, perché richiede molta più tecnica rispetto a un semplice blog. Per esempio, devi evitare contenuti duplicati che possono portare a eventuali cannibalizzazioni e sovrapposizioni di pagine che si frenano a vicenda.

In questo equilibrio il SEO expert deve utilizzare magistralmente attributi come canonical, noindex e hreflang per modellare la struttura.

Una volta stabilita l’alberatura, la navigazione e la paginazione dell’e-commerce si procede con il lavoro di content marketing. Devi scrivere i testi e scattare le foto: elementi fondamentali per il successo di un retail su internet anche in fase di ranking su Google.

Leggi anche:  Migliori VPN per Lavorare da Remoto in Sicurezza

Negozio online e partita IVA

Domanda: posso aprire un e-commerce senza partita IVA? Ovviamente no, se vuoi realizzare uno shop online degno di questo nome hai bisogno di dichiarare gli incassi all’Agenzia delle Entrate, pena pesanti sanzioni. 

Ci sono delle soluzioni per vendere online senza partita IVA, sono i Temporary Shop pensati per sondare il mercato in un tempo limitato. Vale a dire 30 giorni.

Ma valuta anche il limite dei 5.000 euro che è un riferimento per passare da ritenuta d’acconto a partita IVA. In sintesi, prima di iniziare a vendere su internet senza partita IVA contatta il commercialista.

Perché un negozio online? I dati sull'e-commerce in Italia

Perché è arrivato il momento di aprirsi un negozio online? La pandemia ha permesso agli italiani – e un po’ al mondo intero – di accelerare sugli acquisti online.

Abbiamo capito che possiamo acquistare sugli e-commerce senza rischi. È comodo, veloce e molto pratico. O almeno, farsi prima un'idea guardando la vetrina virtuale del negozio dal proprio telefonino è diventata un'abitudine comune.

Le statistiche salienti sull'e-commerce in Italia, relative al 2022, dipingono un quadro favorevole per l'apertura di un negozio online. Oltre a rimanere un trend forte e di lungo periodo, conserva ancora ampi margini di crescita.

  • la spesa media pro-capite degli italiani sui negozio online è 1.608 euro all'anno (Postnord, 2022);
  • il 67% degli italiani compra su e-commerce stranieri: il 95% su Amazon.it, il 46% su eBay e il 45% su Zalando (Postnord, 2022);
  • ancora poche imprese guadagnano con l'e-commerce: meno del 15% genera 1€ ogni cento dalle vendite online, mentre la media in Europa è del 20% (Eurostat, 2021);
  • essere presenti sui social media è fondamentale: 4,5 milioni di italiani si informano esclusivamente sulle principali piattaforme (Facebook, Instagram, YouTube, Twitter) (Osservatorio permanente Censis-Ital Communications, 2021);
  • il 76,3% degli italiani (45 milioni) è connesso a internet e il 90% dei maggiorenni accede quotidianamente da smartphone (Audiweb, 2022);
  • 33,6 milioni di italiani al giorno sono online, per una media di 2 ore 16 minuti (Audiweb, 2022).

Quanto costa aprire un negozio online

La domanda che tutti fanno e che nessuno risponde con numeri chiari. Quanto costa un e-commerce? La risposta più sensata in questi casi è sempre la stessa: dipende. 

In realtà è proprio così, non esiste una cifra definita a priori perché molto cambia in base al tipo di prodotto o servizio, numero di schede e categorie, mercato di riferimento e impegno necessario per realizzare i contenuti. Quindi foto e testi ma anche i video se necessari.

Come puoi ben immaginare il costo per aprire un e-commerce è elevato in termini relativi, se paragoniamo la cifra a quella necessaria per realizzare un sito web ordinario. Dal mio punto di vista, un progetto ben strutturato e legato a un’analisi minima di partenza non costa meno di 1.000 euro. Ma tutto questo non tiene conto del lavoro successivo di promozione.

Fare SEO per e-commerce è un investimento. Lo stesso si può dire dell’advertising, del social media marketing e delle attività di vendita strategiche come cross e upselling, coupon, sconti e tecniche di pricing legate a stagionalità dei prodotti.

In sintesi, aprire un e-commerce è solo il punto di partenza del tuo progetto per vendere online seriamente. Ma se investi il giusto con le persone competenti i risultati in termini di fatturato sono entusiasmanti.

Step by step con Shopify

Riccardo Esposito
Riccardo Esposito

Web writer e copywriter dal 2010. Gestisce blog aziendali, scrive landing page, si occupa della comunicazione scritta di aziende e liberi professionisti. È anche formatore, divulgatore e speaker per eventi del settore digital marketing. Ha pubblicato diversi libri sul mondo del blogging, come Scrivere per Informare, Fare blogging ed Etno Blogging.

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